Art And Illusion


Art And Illusion, inserito originariamente da elbardamu.

la mostra sul Trompe l'oeil...spettacolo !

Baroncoli Station cronaca di collina

Ci sono dei luoghi che non si incontrano ci ma si finisce dentro. E questo capita a chi cerca di scprire le cose per caso o per istinto. L'istinto è un senso meno sollecitato in città ma si ritrova facilmente nel contatto con la natura. Tra i boschi in cerca di funghi non ci si muove a caso, si segue l'instinto e si trova la stazione. Casmomai si volesse tornare in città. Una stazione di legno. E cos'altro ci poteva essere in un bosco ? Ma una stazione per tutti gli spazi. Terrestre marino ed aereo. Ci manca solo un razzo per andare nello spazio e la macchina del tempo per tornare nel 1906 a vedere se era davvero così.

TR_Esse di Salomè


Esse di Salomè - Images by Roberto Deri Ed eccomi ad immortalare di nuovo le serate del Tempo Reale Festival. Per gli amanti della musica elettronica e della sperimentazione sul suono digitale è una vera manna. Ma non solo. Da sempre aperto alle contaminazioni e alle collaborazioni nei campi del Teatro, della danza e delle arti visive, Tempo Reale esprime nel suo festival il meglio delle sue produzioni con artisti affermati ed apprezzati. E' il caso di questi scatti alla bella e brava Sonia Bergamasco in cui interpreta Salomè tratta dall'Erodiade di Mallarmè.

deh !, inserito originariamente da elbardamu.

Interferencias Toy Box


Interferencias Toy Box - Images by Roberto Deri

Violenza versus corpo


Violenza versus corpo, inserito originariamente da elbardamu.

Interferencias – Toy Box. Andrés Morte
Ieri sera alla Stazione Leoplda per Fabbrica Europa. Veramente un bel progetto.

Morti sul lavoro


., inserito originariamente da elbardamu.

Una maschera bianca come bianche vengono definite le morti sul lavoro. Tragedia che quotidianamente si ripete. Come il colore viola sui maglioni , ciclicamente torna di moda sui quotidiani. Ma è emergenza continua. Ora l'emergenza è il terremoto finita questa torneranno gli stupri e gli stranieri.

Manifestazione CGIL al Circo Massimo.

Pinetree on sea side#3

Pinetree on sea side#3 da te. L'inverno al mare, le diapositive smontate e rimontate una sull'altra, l'odeur dei pini. Il tramonto. Ah se mi manca tutto questo !

Parque Guel

Gaudì era un artista eccezionale ed un visionario. Ho provato a rappresentare uno dei suoi lavori più ambiziosi visto da un'ottica basculante. Il risultato è ancora più visionario

Tokyo City

Ormai son quasi due anni che non ci vado e comincia a mancarmi. Posto questa galleria per rinfrescarmi la memoria in attesa del prossimo viaggio.

Sicurezza sul lavoro - Edilizia

Non è più all'ordine del giorno sui principali media, adesso vanno di moda gli stupri. Anche ieri però i morti sul lavoro sono stati ben 3. E nei cantieri si continua a lavorare senza le adeguate protezioni. Da inzio 2009 quasi due persone ogni giorno sono morte sul lavoro. Nello slideshow una carrellata di immagini di operai edili in un cantiere di Firenze. Link slideshow : http://pa.photoshelter.com/gallery-show/G0000I80HNuhktCU?& Sacrario Virtuale : http://www.cadutisullavoro.it/

LE AVVENTURE DELLA FRECCIA ROSSA #2

LE AVVENTURE DELLA FRECCIA ROSSA #2 Per lo meno questa volta sul sito di trenitalia il ritardo esiste ed è segnalato. Resta il fatto che chi ha la fortuna/sfortuna di fruire del nuovo super treno veloce non ha molto da gioire del servizio. Parto da Milano alle 10:30 e già il treno a Parma si ferma. Passano 10 minuti ed il capotreno annuncia un ritardo di 15 minuti per un guasto che i tecnici stanno già riparando. Dopo un pò si riparte e viene segnalato un ritardo di 20 minuti. Arrivo a Bologna con 20 minuti di ritardo. La FrecciaRossa riparte gettandosi tra le gole dell'appennino. Ma ancora non ci siamo, dopo un pò il gracchiante altoparlante dal volume sempre troppo alto grida prima in intaliano e dopo in un'inglese maccheronico, che il treno viaggia a bassa velocità e che a Firenze tutti i passeggeri dovranno traslocare su un'altro treno, già pronto al binario 9. Quando siamo in prossimità della stazione di Firenze e molti viaggiatori si alzano carichi di Bagagli arriva pronto il contrordine. "La sala operativa comunica che il guasto è stato "parzialmente riparato" quindi tutti ai propri posti a parte chi deve scendere a Firenze. Per fortuna io sono tra quelli, così lascio il supertreno al suo destino..un ritardo che continua ad aumentare come da immagine sopra.. E' un treno che prendo spesso, vi terrò informati.

Photo Published on WUMAGAZINE


Genova G8, inserito originariamente da www.robertoderi.net.

La notte della Diaz

di Piero Ricca

Dopo sette anni, nessuna giustizia. L'esito del processo di primo grado per gli abusi alla scuola Diaz durante il G8 di Genova ha deluso profondamente chi esige verità e giustizia sulle responsabilità dei dirigenti della polizia in servizio durante la notte della “macelleria messicana”, e dei loro protettori.

Dei 29 imputati solo 13 sono stati condannati, tutti destinati alla prescrizione in appello. Tra questi un solo dirigente: Vincenzo Canterini. L'accusa aveva chiesto condanne per complessivi 108 anni di reclusione; il Tribunale ha inflitto pene per 35 anni e 7 mesi, dei quali 32 anni e 6 mesi condonati. Anche con riferimento agli abusi alla Diaz, Amnesty International ha parlato della “più grave violazione dei diritti umani in Europa dal dopoguerra a oggi”. Una ferita che né a livello istituzionale né a livello giudiziario lo Stato italiano ha saputo rimarginare.
Ricordiamo i fatti. È la notte fra il 21 e il 22 luglio 2001. Il summit degli otto capi di governo si è concluso. Sulle strade di Genova sono ancora ben visibili i segni di due giorni di battaglia, con i black block padroni incontrastati e le forze dell'ordine con licenza di manganellare. Due scuole, la Diaz e la Pertini, in quei giorni ospitano i manifestanti e fungono da media center dei movimenti. Nel pomeriggio gira la voce che in quelle scuole sia presente un gruppo di black block e che una pattuglia sia stata colpita dal lancio di oggetti contundenti dalle finestre. È il motivo ufficiale per l'assalto notturno. 300 agenti fanno irruzione alla scuola Diaz, dove sono presenti 93 persone, quasi tutte colte nel sonno. Il pestaggio è brutale, accanito. 82 ragazzi rimangono feriti, 63 sono ricoverati in prognosi riservata. Tutti vengono tratti in arresto. Un comunicato ufficiale della polizia e il verbale di perquisizione giustificano l'operazione con prove false, tra le quali il ritrovamento di alcune bombe molotov. Si scoprirà che le avevano portate uomini in divisa. Ma i firmatari di quel verbale sono stati assolti.
Dopo sette anni di indagini e tre di processo, l'avvocato Gilberto Pagani, difensore di alcune delle vittime, non nasconde lo sconforto: “Di fronte all'impunità dei responsabili istituzionali di quegli abusi, vacilla la residua fiducia nelle istituzioni democratiche”. Il suo ragionamento si articola in tre punti chiave: le prove c'erano, numerose e pesanti, inspiegabilmente il Tribunale non le ha prese in considerazione; i vertici della polizia hanno sabotato l'inchiesta in ogni modo, nel silenzio e con la complicità della politica; l'impunità dei responsabili dei misfatti di Genova è tra le più gravi ipoteche sullo Stato di diritto del nostro Paese.
“Questa sentenza è una vergogna”, ha commentato a caldo Vittorio Agnoletto, ora parlamentare europeo, all'epoca portavoce del Genoa Social Forum, “oggi è uno dei giorni più tristi della storia della Repubblica. Chi era ai vertici dell'ordine pubblico, chi ha firmato dichiarazioni false, chi ha simulato reati ha vinto”. Di umor nero anche uno dei pubblici ministeri, Enrico Zucca: “Dalla polizia non è arrivata nessuna collaborazione, qui tutti hanno detto di essere stati ingannati, ma non si capisce chi furono gli ingannatori”. Di parere opposto, ovviamente, gli esponenti del centrodestra. Casini: “Il tentativo di criminalizzare i vertici delle forze dell'ordine si è rivelato una persecuzione”. La Russa: “È finalmente caduto il teorema del complotto organizzato”. Mantovano: “Gli italiani hanno tutti gli elementi per continuare a nutrire piena fiducia nella polizia”.
Il Capo della Polizia Antonio Manganelli ha recentemente promesso di fare chiarezza sui fatti di Genova nelle sedi istituzionali. Segno che nemmeno lui ritiene chiusa la vicenda. Vedremo se e come risponderà alle domande che gravano sulla coscienza di ogni cittadino di spirito democratico. E cioè, chi diede gli ordini e per quali motivi? Perché non è stato avviato alcun procedimento disciplinare nei confronti dei dirigenti in servizio a Genova? Perché i vertici della polizia non hanno collaborato alle indagini? Sono le domande alle quali il suo predecessore Gianni De Gennaro non ha mai voluto rispondere. Ora è a capo dei servizi segreti.

“Uno Stato che vessa e maltratta le persone private della libertà non è uno Stato democratico. Una polizia che usa la forza non per impedire reati, ma per commetterne, non può essere considerata forza dell'ordine. Fatti di questo genere distruggono la credibilità delle istituzioni più di tanti insuccessi dei poteri pubblici”
Valerio Onida, ex presidente della Corte costituzionale

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Snow in Milan